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Per i ristoranti, i bar e le pizzerie, riaprire dal 1° di giugno significa mettere in conto altri 9 miliardi di euro di perdite. «La misura è colma», dichiara senza mezzi termini la Fipe, commentando le novità sulla Fase 2 indicate nel nuovo Dpcm.
La federazione degli esercizi pubblici lamenta anche la totale assenza di regole chiare: «Sappiamo solo quanto dovremo stare ancora chiusi, nulla si sa quando le misure di sostegno verranno messe in atto – si legge in un comunicato -. Tutto questo a dispetto sia del buon senso che della classificazione di rischio appena effettuata dall’Inail che indica i pubblici esercizi come attività a basso rischio. Questo nonostante la categoria abbia messo a punto protocolli specifici per riaprire in sicurezza»