venerdì 10 novembre 2017

Documenti. Dal Blog 'Nuove Cronache' un articolo di Fabrizio Camastra.




VAL D’ORCIA – L’obiettivo annunciato ad agosto era quello di impegnare la Toscana nella tutela dell’antica pianta riconosciuta dal ministero dei Beni culturali come il primo esempio di bene culturale ambientale. Stefano Scaramelliaveva mantenuto la parola, presentando in discussione al Consiglio Regionale, il 28/8/2017, la mozione n. 924. “Le checche nella nostra tradizione sono – scriveva Stefano  Scaramelli sul suo profilo Facebook – le gazze abituate a trovare rifugio tra i rami delle querce. Da oltre 360 anni una grande quercia, nel cuore della Val d’Orcia, oltre a essere il loro luogo ideale di rifugio, si è pure identificata in questo nome così come nell’immaginario di tante generazioni. Simbolo indiscusso della Val d’Orcia, grazie all’impegno di un comitato spontaneo costituito da persone che la amano, la quercia è stata recentemente riconosciuta dal ministero dei Beni culturali come il primo esempio in Italia, uno dei primi a livello mondiale, di bene culturale ambientale. Oggi la ‘Querce delle Checche’ soffre. Ha subito il distacco di uno dei suoi rami più imponenti e necessita dell’aiuto di tutti, cittadini, volontari, istituzioni ed esperti del settore. In merito sto predisponendo una mozione che chiederò di discutere quanto prima in Consiglio Regionale. L’obiettivo è impegnare anche la Regione Toscana nella tutela e nel sostegno attivando misure tecniche ed economiche che, insieme all’amore di tutti verso questa grande signora, mi auguro possano aiutarla a vivere altri 360”. Il riferimento al Comitato SOS Quercia delle Checche è forte ed oltre che nelle motivazioni emotive sull’onda delle quali viene presa la decisione di presentare la mozione è presente pure nel testo del documento presentato in Regione, dove si legge: “Tale incidente ha destato preoccupazione nelle istituzioni e nella popolazione locale da parte del Comitato SOS Querce delle Checche che da alcuni anni si è attivato per sensibilizzar azioni di tutela di tale albero monumentale”. In realtà anche il Comune di Pienza si sarebbe immediatamente allertato (dopo l’incidente) per proteggere l’albero secolare, ma di questo merito non vi è menzione nella mozione. C’è un elemento sul quale bisogna soffermarsi: l’incidente. Nel 2014 un grosso ramo portante della pianta collassò, si distaccò e provocò una amputazione fatale alla quercia. Per Scaramelli, come per il Comitato, la colpa di tale incidente sarebbe da imputare a 14 turisti che vi si arrampicarono sui rami per gioco. Tale colpa però per quanto verosimile sarebbe poco oggettiva perché non vi sono prove o testimonianze attendibili per sostenere questa tesi. Alcuni esperti di piante, tra i quali anche il noto professor Zanchi, hanno più volte detto che la pianta ha iniziato lentamente a “sedersi”, cioè a morire già da qualche anno perché molto vecchia. Le querce possono vivere secoli, ma dalle nostri parti e in questa epoca non millenni. Se poi si mette anche la sfortuna, come questa estate, allorquando in uno dei pochissimi acquazzoni fatti registrare in una stagione particolarmente povera di piogge, un fulmine colpì la pianta provocando il distaccamento di alcuni rami, il declino assume le inesorabili sembianze di un destino segnato. Ritorniamo al "feeling good" . Non è vero ciò che qualche voce narrante racconta riguardo al fatto che il Comitato SOS  Quercia delle Checche possa essere fortemente rappresentativo della comunità locale. Il fatto che la moltitudine della gente in Val d'Orcia abbia a cuore la sorte della pianta non significa che tutti siano d’accordo con le iniziative del Comitato. Le smanie di protagonismo di alcuni promotori di questo Comitato sono largamente conosciute nel territorio. Inoltre sono moltissimi i profili social non locali che sostengono la virtuale battaglia in difesa dell’albero. Insomma i numeri dei seguaci sono numeri social, pompati dal sentimento, appartenenti a gente che vive anche molto lontano dalla Val d’Orcia. Dove il disagio più largamente diffuso è relativo ad una fragilità della rete viaria, con ponti crollati come quello sulla Cassia, sul tratto della variante Fanfani, dove dopo un paio d’anni con la strada chiusa e lunghe deviazioni è stato posto un ponte bailey, una sorta di protesi alla vecchia struttura crollata per incuria. E ce ne sarebbero altri di ponti crollati per incuria, che creano disagio e senso di abbandono da parte di chi vi dovrebbe provvedere (Regione in testa), come il ponte crollato da diversi anni sulla strada che dalle Lucciolebelle porta alla frazione di Gallina. Per queste infrastrutture, per le quali non occorrono chiacchiere ma azioni concrete, politici rampanti in giro per la Val d’Orcia se ne vedono di molto pochi. Ritornando alla mozione, c'è da dire che in settimana è stata ritirata, poco prima della discussione in aula consiliare. La notizia è che il senso della realtà è prevalso sul social feeling good.
Fabrizio Camastra

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Lo Scaramellini, come al solito, ha fatto un figurone!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Si vede che dopo la batosta siciliana del Boss di Rignano, anche lui ha perso la tramontana........

Anonimo ha detto...

Scaramellini chi? quello che viene ogni tanto a mangià i pici a Pienza?

Scaramellini club ha detto...

Si.. quello che parte da chiusi, si ferma a fà una pisciatina alla Quercia, saluta il Ponte crollato dell'Orcia, poi conta le buche della strada che sale a Pienza e poi gioca al lotto il numero che ricava, poi si accomoda al tavolino alla casa del pollo, lo sgramma gli porta i pici in ginocchioni e gli lecca i calzinotti sudati, poi fa un ruttino ai compagni e va a san quirico a omaggià la signora Lante della Roverella, poi a siena
alla Fondazione a vedè se c'è rimasto niente da sbruscellà!!!! forza compagno scaramellini..sei tutti noi!!!avanti popolo ala 'riscossione' ! tant'è coglione! tantè coglione!!

Ciriaco de mida da nusco ha detto...

Camastra è il più grande berlusconiano e democristiano che sia arrivato in toscana, negli ultimi 60 anni, avellinese del paese di ciriago de mida... Consigliere di forza Italia... Sbloggy, ma da chi chi ti fai rappresentare ???

Anonimo ha detto...

E te sgramma sei un povero fascio rosso, pensa a quanti democristiani che tu disprezzi così tanto sono nel Pd. Sei proprio un gran coglione.

Anonimo ha detto...

Perchè REnzi e Scaramellini non sono ex democristiani, invece Verdini non è un fascio della P2? Sgramma ma da chi ti fai......rappresentare.....ihihihih

Anonimo ha detto...

mezzo pd sono diccì....ihihihih

Anonimo ha detto...

ma lo sgramma piccinino che ne sa...è di quelli che pensano che Renzi è il nipotino di Togliatti avuto da un rapporto con una suora..ihihihih

Anonimo ha detto...

e aspetta il sol dell'avvenire, l'oriente è rosso .di vergogna!!!