mercoledì 28 agosto 2019

Fiera del Cacio, tutto incominciò così...


LA FIERA DEL CACIO E LA FESTA DELLA FONDAZIONE DELLA ‘CITTA’ IDEALE’

A Pienza una grande festa rituale celebra e ricorda l’antica Fiera di San Matteo, nel corso della quale nel 1462 Pio II nativo del luogo volle inaugurare la ‘sua’ nuova città, Pienza, con grandi festeggiamenti di cui lui medesimo ci racconta.
Oggi ogni anno il Comune di Pienza con la Pro Loco, dal dopoguerra celebra questa festa con manifestazioni culturali, con esibizioni di sbandieratori, con sfilate in costume e con una corsa podistica rievocativa di quella organizzata dal papa in persona. Gli abitanti vivono questa festa come la festa dell’identità e dell’appartenenza cittadina Il ‘Gioco del Cacio al Fuso’ praticato in piazza Pio II è un gioco antichissimo, vi si confrontano i quartieri pientini ed è citato da un Cardinale piesco, il Cusano, in una sua opera intitolata il ‘De ludo globi’, opera di astronomia, in cui usa il gioco del cacio al fuso, per spiegare la sua teoria eliocentrica. Questo gioco è molto popolare a Pienza e conosciuto in tutto il mondo, grazie a questa Festa spesso ripresa dai media.
Nella Città di Pio fu dunque il Piccolomini in persona che, preso possesso del suo  palazzo, in occasione della grande festa tenutasi a conclusione dei  lavori della  Piazza, ordinò l’organizzazione di giochi popolari a cui parteciparono con entusiasmo tutti gli abitanti  di Pienza e dei paesi vicini , mentre lui, come ci racconta nei Commentari, da una finestra del Palazzo assisteva allo svolgersi dei medesimi con grande letizia. La nuova  vita della ‘Città di Pio’ inizia insomma non casualmente con alcune giornate di ‘giochi’, volute dal papa e raccontate con ricchezza di particolari dal pontefice senese. In tutto il  corso della sua vita, fino ai nostri giorni, questo spazio celebre e amato non è mai rimasto soltano il luogo delle celebrazioni ufficiali e degli appuntamenti importanti della comunità, ma ad un tempo è stato intensamente vissuto quale luogo di incontro per il puro e semplice divertimento dei cittadini. Con la nascita di Pienza nasce anche un modo diverso e nuovo di vivere la città e l’antica austerità di una piccola borgata raccolta attorno a una chiesetta e ad un monastero francescano, cede il posto ad una nuova organizzazione dello spazio che postula uno stile di vita rinnovato, sconosciuto al mare delle Crete. Il papa di Pienza volle far coincidere i giochi con la Fiera di San Matteo del 21 settembre, rimasta fino ai nostri giorni quale fiera principale dell’anno agrario, una festa a lui ben nota e molto attesa ogni anno a Corsignano da tutti gli abitanti.
‘ Pio per dare alla ricorrenza solennizzata dalla sua presenza una ancora più grande popolarità regalò a tutti i governanti della città una veste nuova e i soldi per le spese. Costoro scelsero come premio per le corse dei cavalli otto braccia di panno scarlatto, quattro di panno colorato per le corse degli asini e altrettanto per le corse a piedi. Per la corsa dei ragazzi fu messa in palio un’oca’.
Il fatto che i giochi non furono cosa formale e solo celebrativa lo si evince da quanto racconta il papa medesimo, laddove ci informa del fatto che il giorno precedente il palio dei cavalli, secondo una consolidata tradizione ben nota ai senesi ‘ fino a notte il tempo fu trascorso a comprare, a vendere e ai vicendevoli inganni, poi fu assegnato il cavallo e la posizione della mossa e fu dato il via’. Racconta il Piccolomini che lui i godeva lo spettacolo da una altissima finestra del suo palazzo insieme ai cardinali, pur continuando a provvedere ai agli affari di Stato.
Una città che nasce all’insegna della festa e del gioco non poteva conservare nella sua natura questo patrimonio culturale e in un certo senso così fu.
 I giochi di San Matteo del 21 settembre del 1462  organizzati in occasione della visita di Pio II a Pienza  alla festa di inaugurazione, consistettero nella organizzazione di un palio corso da cavalli montati da fantini, uno corso con gli asini; inoltre una corsa podistica  per i giovani animò la festa, seguita dal papa dall’alto del suo Palazzo. Episodi gustosi seguiti ai giochi sono riferiti dal Piccolomini, a segno di un clima di grande festa e di grande euforia che si era impadronito della popolazione presente. In precedenza il papa aveva imposto la mitra al nuovo arcivescovo di Pienza Giovanni Cinughi, subito dopo la sua consacrazione, e questo era il segno più visibile della nascita della ‘città’. Il papa ci informa anche del fatto che la gara dei ragazzi superò di gran lunga per interesse tutti gli spettacoli organizzati e che il vincitore fu premiato con un’oca viva.

Oggi, tenendo conto di quanto si è determinato nella popolazione a partire dal dopoguerra, questa festa tradizionale che valorizza oltretutto uno splendido prodotto famoso in Italia ( Il pecorino di Pienza) è cresciuta, è molto partecipata e necessita di acquisizioni nuove in termine di strutture e di materiali, di organizzazione e di immagine. Per questo motivo l’amministrazione comunale è alla ricerca di collaborazione e di aiuti per consolidare il successo di questa manifestazione strettamente legata alla storia di Pienza. Pienza Città Unesco, ha la necessità di riaffemare il suo prestigio con una immagine adeguata. La Festa descritta è quanto di meglio  ci offre la storia cittadina per crescere. E’ in questa direzione che rivolgiamo tutti i nostri sforzi: migliorarci restando all’interno della nostra tradizione più antica e più vera.
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4 commenti:

demo ha detto...

cercano aiuti esterni ??? e dei 350.000 euri dei parcheggi (tanto sbandierati...) e 150.000 della tassa di soggiorno (se non sbagliamo, era preposta alle iniziative culturali e manifestazioni) cosa viene fatto ??? i pochi spicioli alle associazioni e qualche iniziativa, il resto nel concone degli stipendi e bilancio del comune...a leggere il programma di quest'anno c'è rimasto giusto gli sbandieratori (quelli inadatti a una manifestazione cosi, a memoria dei ben pensanti...). buon lavoro comunque a chi ancora ci dedica tempo.

Anonimo ha detto...

Se è troppo difficile il testo pe lo SGRANMMA e il GIORNALAIO abbiamo il riassuntino del sostegno

calma sgramma dovete ingollare fiele per 5 anni e sbaraccare gli abusi edilizi della Casa del Popolo ..vedrai che ride!! quando arrivano le guardie

demo ha detto...

12.21 il testo è molto semplice, è lo stesso dell'anno passato o anche più corto...ma a te basta andare a mangiare a sbafo gratis...e senza muovere un dito...ne consociamo tanti come te...sono la rovina delle comunità...un povero individuo che crede di essere furbo danneggiando gli altri...ti devi solo vergognare povero accattone !!!

Anonimo ha detto...

Il testo? Ma mica è un vaso da fiori!! ma te mica sai legge... te saiguardà solo le figure...poi fai i conti solo col pallottoliere..Apposta ete eletto la citta del dottore che fa il sostegno, con tutti i coglioni che cisò nel partito, gli tocca lavorà a tempo pieno, pori Tonti-Newton !!! ahahahahahahahahah