lunedì 23 marzo 2020

Le conseguenze della Guerra

In questo Blog è già stato scritto alcune settimane fa, che il destino ci ha fatto 'scendere in guerra', questo è stato annotato, quando ancora non si era consolidata questa consapevolezza nella gente.  Si scrisse anche che quando tutto sarà finito ci scopriremo diversi, forse neppure più ci riconosceremo.Poi la guerra è incominciata. Oggi che le limitazioni si sono fatte stringenti, gli ordini perentori e la paura è cresciuta esponenzialmente con la stessa velocità del numero delle vittime, la 'guerra' contro il nemico silenzioso, si è fatta senza quartiere e gli appelli agli 'alleati' si sono fatti sempre più drammaticamente concreti. Come sempre è accaduto in guerra due sono gli atteggiamenti che si divaricano nel popolo: da un lato quelli che si impegnano sui terreni che sono loro propri in prima fila ( servizi, volontariato, informazione) e coloro che si limitano a difendere il loro 'particulare', come diceva Francesco Guicciardini, e barricati dietro la loro mascherina improvvisata, guardano il mondo terrorizzati senza riflettere, vittime loro stessi della paura e del pregiudizio. Chi combatte a viso aperto, chi si mette a spiare il vicino di casa o  quello che fa la spesa, o quello che corre, o quello che porta il cane a pisciare. E' la miseria della 'guerra' ed è sempre stato così. Dunque, non serve solo l'appello a 'stare in casa', non serve solo mettersi in fila per i 'viveri' ( altra caratteristica del tempo di guerra..), serve anche 'connettersi', Sì, connettersi col cervello al mondo che cambia attorno, aiutare,  guardare chi lotta in prima fila, capire impegnandosi e lasciando cadere i pregiudizi, frutto avvelenato della paura. Se ci sono giovani medici che corrono nei 'lazzeretti' da tutta Italia e perfino da Cuba, sapendo che rischiano la vita, se ogni giorno in tanti scendono in campo a combattere, non serve la platea di quelli che vedono gli 'untori'  dalla finestra  di casa. Si calmino, la loro 'paura' seppur legittima, non cambia il mondo e non vince da sola la 'guerra'. La 'guerra' la vince chi combatte in prima fila, non chi fa il 'tifo'  davanti al Telegiornale o dal cortile di casa.

 (L'immagine è Opera di Alessandro Botticelli ).

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Ricordo che quelli che sono in prima linea dicono che per aiutarli bisogna rimanere in casa, senza se e senza ma, quindi penso che, noi che siamo la stragrande maggioranza, l'aiuto che possiamo dare è fare quello che ci è stato detto, anzi pregato in mille modi.

Anonimo ha detto...

Si hai ragione, ci è stato detto e lo faremo, ma non smetteremo di essere critici per evitare che questo "virus" ci corrompa anche l'anima.

https://www.youtube.com/watch?v=LpATlDWO9fw

Europeetta... ha detto...

Quando si tratta di Italia, in Europa le 'signore' che comandano in Europa, sempre con la puzza ... arricciano il naso, salvo poi venirci dietro quando le cose si mettono male e quando devono comprarsi il vestitino firmato Gucci o Versace, ci mancherebbe....allora sono Europee....aahahahahahahah andremo poco lontano di sicuro..questa emergenza ha rivelato impietosamente ' di che lacrime' vesta ' e di che sangue' questa europeetta da operetta...

Anonimo ha detto...

giusto....figura 'impietosa' e non è ancora finita...

Anonimo ha detto...

Renzi il compagno Sciacallo di sempre, ha già ricominciato a ululare, passi salvini, che fa il suo mestierino sporco..con la Giovane Italiana ....

Fabio Pellegrini ha detto...

Lo standard elevato di visualizzazioni del BLOG di questi giorni dimostra il fatto che la gente apprezza e sente la necessità della pluralità dell'informazione, visto che, come ha notato acutamente un filosofo italiano molto apprezzato nel mondo, il prof, Giogio Agamnben(di cultura ebraica, intellettuale democratico) da tempo in Italia sia pure per ragioni di emergenza eccezionale, si vive oggi fuori dalla Costituzione, con il Parlamento chiuso per virus, si governa solo con decreti e sembrano abolite le libertà della persona. Insomma, cerchiamo di non abituarsi troppo a queste 'anomalie' !!!!!!!!!speriamo temporanee !!!

Fabio Pellegrini ha detto...

Agamben, scusate

Anonimo ha detto...

Giusto, bravo Agamben!! perchè in ITalia c'è sempre stato Qualcuno nella nostra Storia.. pronto ad approfittare delle ....licenze...scadute!!

Robinudde ha detto...

Libertà di passeggiata contadina individuale grazie.

Anonimo ha detto...

Il pittore si chiama Sandro, non Alessandro ....

Anonimo ha detto...

Durante il fascismo c'erano le spie di caseggiato.