martedì 24 marzo 2020

La 'triage'


Circola da sempre in Italia una battuta umoristica, ma non troppo : ‘L’Italia è una Repubblica fondata sui nonni’.  Il welfare italiano chiamato  ‘famiglia’ è qualcosa di profondamente diverso, in positivo o in negativo che dir si voglia, da quello di altri paesi europei o anche più lontani. Dunque ‘salvare il nonno’ in Italia non è solo un dovere morale scontato, ma in genere è una complessa operazione che attraversa varie fasi. Intanto quella della sua ‘ anzianità attiva’ che lo spinge a continuare a lungo ad essere un sostegno economico, logistico, affettivo , per figli e nipoti. Poi quella della sua presenza simbolico-affettiva della parte finale della sua vita, che nessuno intende giustamente sottrargli. Dunque in questa vicenda tristissima del Corona Virus, in cui i nonni italiani sono stati i protagonisti in negativo della strage virale, si sono sommati svariati dolori familiari in una grande e unica tragedia . Come scriveva ieri Barbara Spinelli su un quotidiano italiano  in un pezzo intitolato ‘ Lasciar morire i nostri anziani ?’  questa tragedia ‘  è il risultato di tagli alla sanità e di privatizzazioni'.  Quindi..‘gli anziani in prima linea farebbero bene a non muoversi di casa’   poiché ‘ per loro i tracolli e le mancanze hanno un significato evidente; non ci sono né letti a sufficienza, né attrezzature per ospitarli. Non saranno  nemmeno ammessi agli ospedali, se questi sono veramente allo stremo, come si annuncia da settimane’. Questo si sussurra ; che in Italia sia purtroppo forzatamente già avvenuto, tanti  anziani sono morti in casa o da soli nell’emergenza generale e nella perdita di controllo inevitabile verificatasi in alcune regioni. Ma per l’Italia si è trattato di una ‘triage’ casuale e forzata.  La famosa ‘triage’, spiega Barbara Spinelli, ovvero  la ‘selezione’ fra chi viene aiutato a vivere e chi no, tra chi è ammesso in ospedale e chi no, è un dramma che in Italia non è mai stato accettato, ma solo eventualmente e inevitabilmente subito dagli ospedali allo stremo di tutto. Vi sono paesi europei in cui invece la ‘triage’ in questa emergenza attuale, viene ormai formalmente dichiarata. Il personale viene istruito dando per scontato che la ‘triage’  sia ormai la norma, più che il rischio da evitare. Ciò è stato già scritto su Le Monde – avverte la Spinelli-pochi giorni fa, sul sito francese Mediapart. Vi sono ormai  quattro categorie di rischio, cui far fronte o non far fronte: ‘morti evitabili’, ‘morti inaccettabili’ ‘morti accettabili’ cioè anziani ‘poli-patologici’. Insomma scrive la Spinelli, ‘l’etica finisce dove incomincia il principio di realtà’. ‘ Non lo si dice perché non si può’, ma l’ordine è tacito, quello di non ammettere negli ospedali i pazienti oltre i 75 anni’. ‘La scelta della selezione viene presentata come ‘medicina delle catastrofi’ o di ‘guerra’.  Questo accade oggi in Francia.
Non diversamente dalla  Francia di Macron si è comportata l’ UK di Johnson : il biondissimo leader inglese  infatti, ha invitato gli anziani a non uscire di casa per i prossimi tre mesi, poiché ha lasciato capire che..questa è l’unica carta che hanno da giocare per salvarsi. La. medicina ha altro a cui pensare… Dunque siamo proprio in guerra. Vi sono  Stati che hanno deciso di applicare i codici di guerra a fronte delle ‘perdite  sicure’ di cittadini. Sicuramente in questa Europa così diversa dall’Italia, dove si programma la 'morte dei nonni' la ‘Repubblica NON E’... fondata sui nonni’. E questa potrebbe essere la vera differenza . Meglio così


L'immagine è Opera di A.Botticelli  ' La punizione dei ribelli'

4 commenti:

Anonimo ha detto...

brrr

Anonimo ha detto...

alla fine apriranno le camere a gas ?

Andrea Scanzi dalla Guuber ha detto...

“Giorgia Meloni accusa Conte di deriva autoritaria per il dpcm sull’emergenza del coronavirus? Mi viene da ridere, anche se c’è poco da ridere. È veramente qualcosa che non si è mai visto. Meloni rappresenta un partito ex fascista, e spero che sia ex ma non sono sicuro in alcuni casi. Ma poi cosa critica esattamente?”. Così, a “Otto e mezzo” (La7), il giornalista de Il Fatto Quotidiano, Andrea Scanzi, commenta la rivolta di Fratelli d’Italia, che per voce della leader Giorgia Meloni ha accusato il governo di adottare “intollerabili metodi di comunicazione da regime.
. C’è totale abnegazione, Conte va ringraziato”
Scanzi, che menziona lo scontro tra Vittorio Sgarbi e il virologo Fabrizio Pregliasco a “Non è l’arena”, aggiunge: “Ormai siamo al rovesciamento di ruoli. Abbiamo anche Salvini che fa post cannoneggianti, dove dice: ‘Finalmente ci hanno dato retta’. In realtà, nessuno ha dato retta a Salvini, anche perché lui il 27 febbraio diceva di riaprire tutto. Salvini è uno che dice tutto e l’esatto contrario. Questo, invece, è il momento in cui tutto il Paese, ma anche tutta la politica, dovrebbe fare squadra una diavolo di volta. Non lo sta facendo. E non mi sembra che il responsabile sia Giuseppe Conte. Mi sembra invece – chiosa – che i responsabili siano, da una parte, quelli dell’opposizione, che continuano a tirare pesci in faccia a Conte, e dall’altra parte, sebbene mi dolga dirlo, anche parte degli italiani, perché se noi adesso stiamo a commentare un decreto estremamente draconiano e stringente non è perché Conte e Speranza siano cattivi, ma perché ancora troppi italiani non hanno capito che bisogna rispettare le regole. E per colpa dei pochi noi stiamo avendo sempre meno democrazia. Ma non è colpa di Conte, bensì di chi non rispetta le regole”

Anonimo ha detto...

stoppano un muratore che lavora da solo e fanno lavorare una fabbrica con 1000 dipendenti che produce il tondino o le macchine ( niente di indispensabile attualmente) ma al governo e all'opposizione li comandano loro, poi se moiano non ci rompano i coglioni, se la sò cercata i nordisti capitalisti... e tuti zitti dalla lega al partito, lì comandano li SGHEI!!!se more i vecchi gli importa una sega