nel ricordo di Mario Luzi
Luduvicus in Venerem
Perché o Venere crudele così male mi spingi ?
Aih ! Forse ritieni
che io sia brutalmente selvaggio?
Sono un tuo soldato e lo sarò, buono per mille pericoli:
ma mai cercai certi accampamenti.
Nessuna stirpe italica segue certi costumi.
Fuori dall’onestà nulla mi piace.
Noi amiamo fanciulle fedeli e oneste di un unico amore:
non voglio comprare alcuna donna col mio oro.
Questo è un altro costume, questo è solo desiderio venale.
Non sono presenti né Lucina, né i canti nuziali.
Le notti sono vendute, sono vendute ore nelle notti.
Ma l’ uomo che possiede una notte, non possiede il giorno.
Andate via meretrici, andate via nello squallido lupanare.
Non possono convivere Venere e Flora nello stesso amore.
( dagli Epigrammi di Enra Silvio Piccolomini. Traduzione di F. Pellegrini)
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