lunedì 23 settembre 2019

Fino a quando Fabrizio Fè ingiustamente condannato per un fatto non commesso non sarà assolto Nicoletta Innocenti non deve avere alcun favore o riconoscimento dal Comune di Pienza. E' il minimo che si può fare - un dovere direi- nei confronti di una persona per bene, un amico, un sindaco di valore quale è stato e resterà Fabrizio. Siamo certi che gli attuali amministratori lo difenderanno.


11 commenti:

Anonimo ha detto...

Ecco perchè la racconta a Suo modo ... Amicizia - certo un "Argomento" che nella Vita assieme all'Amore fa venire meno deontologia e rigore! Il dovere di cronaca impone di esporre la verità:
FONTE:
Amiatanews: Pienza 19/09/2019
Oggi presso la Procura della Repubblica di Siena.
Riceviamo e pubblichiamo*
Questa mattina alle 9.30 si è tenuta presso il Tribunale di Siena, l’udienza relativa al ricorso presentato avverso alla condanna inflitta dal Tribunale di Siena in data 24 maggio 2019.
E’ stata presentata costituzione di parte civile dall’avvocatessa Catia Buiarelli in rappresentanza di ITALIA NOSTRA Siena, in qualità di associazione ambientalista legittimata in quanto riconosciuta a livello nazionale e capofila delle associazioni e dei gruppi che dal 2014 si sono poste a salvaguardia dell’albero secolare della Val d’Orcia. Il Pubblico Ministero ha inoltre prodotto l’elenco dei propri testimoni tra i quali compaiono l’agronomo Danile Zanzi, e l’allora coordinatrice dei gruppi locali Nicoletta Innocenti. Tra le associazioni compartecipi alle iniziative di salvaguardia infatti oltre a Italia Nostra Siena, era presente Club Unesco Siena, Legambiente Circolo Terra e Pace e il movimento popolare SOS QUERCIA DELLE CHECCHE, successivamente al crollo della seconda maestosa branca trasformatosi nell’associazione OPERA Val d’Orcia per poter intervenire a tutto campo anche nelle forme legittimate dalla legge.

SOS Quercia delle Checche ha infatti svolto, oltreché il coordinamento con le altre associazioni, in sinergia con Italia Nostra ha esercitato un ruolo attivo e propositivo nei confronti del Comune di Pienza, Prefetto, Regione Toscana, Soprintendenza e del Ministero dei Beni Culturali. Tale costante attività, soprattutto le puntuali sollecitazioni nei confronti del comune di Pienza (mai raccolte dallo stesso) in ragione di pareri e relazioni tecniche, che inducevano a ritenere che in assenza di interventi di sostegno alle branche primarie l’albero avrebbe subito gravi danni, produsse poi il percorso autonomo delle Associazioni nei confronti del MiBACT che ne riconobbe la validità ed elaborò il Decreto di primo Monumento Verde d’Italia per la Quercia delle Checche. Era il giugno del 2017. Il Comune di Pienza nonostante detenesse già la proprietà dell’area e fosse legittimato ad intervenire e nonostante le sollecitazioni (prima tra tutte la relazione Zanzi del 2015 commissionata dal comune che dichiarava lo stato di rischio grave e indicava la necessità di interventi urgenti) non agì a sostegno e salvaguardia dell’albero monumentale e nell’agosto del 2017 crollò rovinosamente la seconda branca, riducendo di circa un terzo lo straordinario volume dell’albero.

Anonimo ha detto...

Segue:
A fronte di tale evento il sindaco Fè presentò denuncia nei confronti dei volontari che negli anni si erano presi cura dell’area in cui ha sede la matriarca della Val d’Orcia, cosa che apparve ai più non solo priva di consistenza ma un gratuito atto aggressivo nei confronti di associazioni che avevano sempre agito raccordandosi con le istituzioni e che semmai avevano supportato l’amministrazione comunale senza nulla chiedere in quelle attività nei confronti della Quercia delle Checche in cui il comune era latitante (tenere pulita l’area, tagliare l’erba, fornire di breccia il parcheggio, invitare con appositi cartelli i visitatori al rispetto e alla cura, pacciamare ecc…). Tale denuncia è stata archiviata ma il Tribunale di Siena ha ritenuto piuttosto che si ravvisassero nel comportamento del sindaco Fabrizio Fè e del responsabile dell’Area Tecnica Riccardo Fè omissioni nel non aver adottato gli interventi necessari per la sicurezza e la conservazione della una bellezza naturale costituita dalla pianta monumentale, pur essendo gravati dal relativo obbligo giuridico previsto tra l’altro dall’art. 30 Dlgs 42/2004. A fronte di ciò è giunta la condanna nel maggio 3019 e successivamente il ricorso da parte dei soggetti che hanno subito la condanna in prima istanza.
A fronte di ciò ancora la Quercia delle Checche, nonostante le innumerevoli sollecitazioni di Opera Val d’Orcia e delle associazioni ambientaliste del territorio non è ancora tutelata e salvaguardata da un adeguato Comitato Tecnico Scientifico e il nuovo sindaco Manolo Garosi non ha ad oggi attivato nessun ponte nei confronti di un diverso modo, non aggressivo e più collaborativo di affrontare il problema della gestione della Quercia delle Checche.
Le associazioni attendono da circa 4 anni la risposta alla PEC con la quale si proponeva un Protocollo d’Intesa tra comune e associazioni, oggi rappresentate da Opera Val d’Orcia, per la gestione gratuita e volontaristica dell’area. Protocollo sollecitato già a suo tempo da MiBACT e Soprintendenza per attività che i volontari svolgono da sempre.

Invitiamo tutti gli amici della QUERCIA DELLE CHECCHE ad esprimere il proprio voto nell’ambito di questa importante rassegna europea Tree of the year Italia 2019 https://bit.ly/2jYpvpo, nella quale la Quercia delle Checche è stata selezionata a rappresentare l’Italia centrale. Importantissima occasione per la nostra straordinaria matriarca, primo Monumento Verde d’Italia (Mibact giugno 2017), di ottenere la necessaria tutela tramite la costituzione di un serio Comitato tecnico scientifico e il giusto riconoscimento per l’amore, la passione e l’impegno di una intera comunità. Riteniamo che ogni albero presente sul pianeta meriti amore e cura, vi chiediamo di votare la Quercia delle Checche solo per l’importanza che rappresenterebbe per la Matriarca della Val d’Orcia ottenere un Comitato Tecnico Scientifico in grado di monitorare l’albero.
RACCONTIAMO BENE CHI HA DENUNCIATO CHI L'AMICIZIA NON E' REATO L'APOLOGIA IN UN BLOG PUBBLICO SI - LA DIFFAMAZIONE ANCHE!

Anonimo ha detto...

Hai perfettamente ragione - in Italia crollano Ponti e anche rami arborei monumentali per incuria. Si presiedono associazioni e gestiscono Enti Locali solo se c'è da amministrare denaro pubblico se invece qualcuno lo fa gratis davvero lo denunciano! Che dire del ponte sull'Orcia ? Si fanno peraltro cose anche valide ma nessuno saprà mai il perchè delle priorità! Forse il criterio è quello della parrocchia dove vai a pregare, dell'ordine con cui esegui il segno della croce! Padre, figlio e Spirito Santo. Superbia ed arroganza non ascoltano quanto sanno per contro sparlare!

Anonimo ha detto...

Non capisco. E' la quercia delle Checche che vota Renzi? E' il ponte che vota i grillini? Non ci arrivo. E'il blogger che fa aggiustare tutto?

Fabio Pellegrini ha detto...

SIETE COSI CORAGGIOSI E CONVINTI DELLE VOSTRE AZIONI CHE MANDATE SOLO MINACCE ANONIME !!

Anonimo ha detto...

E' QUASI INCREDIBILE CHE COLEI CHE E' CONTROPARTE CON LA SUA ASSOCIAZIONE DEL COMUNE DI PIENZA IN UN PROCESSO CONTRO UN SUO SINDACO, PRETENDA DI ESSERE ANCHE ASCOLTATA NEL MERITO DELLA QUESTIONE DAL COMUNE MEDESIMO....SOTTO OGNI PROFILO CI PARE MEGLIO LASCIAR PERDERE.. E ASPETTARE LA FINE DEL PROCESSO, FINO EVENTUALMENTE ALL'ULTIMO GRADO DI GIUDIZIO. LEI SI OCCUPI DELLA SUA ASSOCIAZIONE E NON DISTURBI GLI AMMINISTRATORI NEL LORO LAVORO, VISTO CHE NON HANNO ALCUN BISOGNO DEL SUO AIUTO!!!!

Anonimo ha detto...

nè lo hanno richiesto!!!!

Anna ha detto...

l contenuto di questo blog sta dando un esempio chiaro ai nostri amministratori del carattere politico della polemica intentata contro di loro da una associazione. Dunque ne tengano conto.

Anonimo ha detto...

Greta Thunberg parla dall'età di 15 anni sui temi dell'ambiente e arriva all'ONU - noi qui a Pienza benchè pre-avvisati da una perizia non interviamo - risultato: Un danno irreparabile! Ora mettere a tacere le critiche ripeto confermate da un giudice - in primo grado - asserendo che non si ha bisogno del contributo di quanti vi avevano avvisati del degrado e ancora oggi vi avvisano è singolare! Un Monumento è di tutti non della maggioranza dei votanti! Quindi se questa gestione ambientale continua nell'errore non ammette i suoi errori, persevera nonostante i tempi che urlano rispetto per l'ambiente... è un problema! Comunque non potete mettere a tacere alcuno - ne un associazione, ne un giudice, ne un singolo individuo di questo comune - la libertà d'espressione è un valore che non potete abolire neppure in questo blog! Essere ascoltati non è mai pretesa perfino il Papa o un Monarca concede pubblica udienza - in democrazia le associazioni o i singoli hanno diritto e dovere di partecipare!

Mario ha detto...

Grazie, questa è la posizione del Partito di Pienza, cosa che si può rispedire tranquillamente al mittente con tanti auguri. Rodete rodete..che vi fa bene ai dentini!!! Il fatto che sia anonima la dice lunga sulla credibilità e l'autorevolezza di un certo ex-partito......ih ih firmatevi esseri tremebondi...!!!

I Verdi di Valdorcia ( Sole che Piange.) ha detto...

Se Greta vede il Ponte di Gallina, le crete spianate in Valdorcia, le strade sottosopra l'Orcia che scorre nella Greta....depredata dai cavatori..si mette a piangere e voterebbe non di certo il Partito responsabile di questi scempi!!!!