Anche i comici piangono

Anche i comici talvolta piangono..Di Battista ad esempio ha fatto piangere Beppe. Incredibile..Eppure Dibba è un suo 'allievo', senza dubbio il migliore che abbia mai avuto. Uno che ha imparato felicemente da lui tutto. Intanto a tenersi fuor dal 'concone', intanto a non beccare lo stipendione-poltrona, la cui paura di perderla fa fare ai grullini, cose mai viste prima; poi la coerenza personale che Beppe ha smarrito nei sentieri della sua Liguria, poi il linguaggio franco e satirico, corrosivo e 'teppista', che va dritto alla 'verità', senza passare prima per  i 'circoli' di partito e per le 'sagrestie', neppure per lo studio legale dell'Avvocato del Popolo e degli Industriali, al secolo Giuseppi, detto Conte. Dibba ha semplicemente fatto presente che il 'suo' movimento ha bisogno di un'assemblea per darsi un contegno 'democratico', come un movimento che si rispetti, tutto qui. Ma a Beppe sono saltati i nervi. Il perchè è facile da capire. Se puta caso il M5S avesse il coraggio di guardare dentro al suo popolo scoprirebbe una semplice verità: che Di Battista è il leader più  stimato, che la sua posizione 'Mai col PD' è quella maggioritaria nel Movimento, che Di Maio verrebbe mandato volentieri a imparare l'inglese, che il Movimento dopo avere detto No Tav, No Tap, No Ilva, No acqua pubblica, No mafia, No Mes ecc ed avere accettato tutto, non è disposto a prendere a scatola chiusa i 'regalini' di Conte, a diventare un partito qualunque, fatto di abatini  ex disoccupati, impauriti di perdere il cadreghino, dopo avere messo di nuovo in sella un partito, il PD, cacciato dagli elettori il 4 marzo. Si scoprirebbe che neppure accetterebbe più di fare un governo con un dilettante allo sbaraglio come Salvini e che, vada come vada, il M5S da solo, con la sua coerenza, potrebbe scalare il k2,  in questa Italietta pandemica e mafiosa. Ma Beppe ormai è stanco, il suo 'teatro' è chiuso da tempo e non gli resta che piangere.