lunedì 22 giugno 2020

Finiti gli 'Stati Generali' in cui l' Avvocato del Popolo ha ascoltato perfino il lamento del parcheggiatore e del venditore di gelati di Villa Pamphili, si apprende che dopo avere riaperto tutto, dalle discoteche, alle palestre, ai centri di bellezza, ancora si indugia a riaprire le biblioteche.. Il perchè resta un mistero, visto che sono i luoghi meno affollati, purtroppo meno frequentati e meno divertenti per le 'masse' di qualunque altro posto, luoghi in cui non si beve, non si balla, non ci si bacia e non ci si abbraccia. Dove, invece, solltanto si studia. Chissà se Conte, dopo avere ricevuto perfino una delegazione di naziskin , ha ricevuto la protesta dei Bibliotecari e dei frequantatori di biblioteche. Chissà se nella distribuzione della 'manna' provvidenziale targata Covid, nelle cascata di soldi promessa, si ricorderanno di rinnovare anche il patrimonio librario e di riaprirlo al pubblico.. Cosa da tanti considerata inutile, ma pur sempre fondamento della nostra cultura. Cosa che in questo Parlamento di deputati e senatori per caso, talvolta fa paurosamente 'flop'.

1 commento:

Anonimo ha detto...

siamo con il direttore per la salvaguardia della cultura...però, non è colpa "solo" del governo, se per un bar si mobilitano 7 macchine e 18 agenti (polizia, gdf, carabinieri)e per la biblioteca nessuno... anche perchè, il 90% dei pientini non sà neppure dove è !!!!.Forse c'è stato qualche errore negli educatori, famigliee società che hanno sbagliato a indicare i veri valori...