mercoledì 10 giugno 2020

Lo sterco del diavolo


San Basilio Magno coniò  molti secoli fa la massima secondo la quale “ il denaro è lo sterco del diavolo”, una  verità che nel tempo é stata rivista in seno alla Chiesa. Dunque, nel momento in cui sono nati i ‘banchi’ e nell’alto Medioevo e si è diffusa la mercanzia, nelle case della ricca borghesia comunale si è affermata una nuova  etica’. Marco Datini,  ricco pratese del Quattrocento, fece incidere nell’architrave del portale del suo palazzo –come ha scritto Iris Origo- una frase sibillina:  ‘Nel nome di Dio e del guadagno’. Una coniugazione ‘rivoluzionaria’ tipica della nuova classe borghese, che depose per sempre nelle città comunali la tradizione cavalleresca. La rabbia dantesca  nel vedere affermarsi la morale della  ‘gente nova’, ne è un esempio famoso. Oggi le banche sopravvissute nel tempo, anche quelle più antiche,  disgraziatamente svuotate dai partiti, sono talvolta finite nell’occhio del ciclone, perché hanno ‘finito lo sterco’ o lo hanno ‘mangiato’ troppo. Coprofili di questo tempo disgraziato.  Oggi, nel momento in cui il Governo si è rivolto a loro per sollecitarene  la generosità  a favore delle imprese, in specie quelle più piccole, strangolate  della ‘peste cinese’, queste hanno in gran parte chiuso la porta con poco spirito di carità. ‘Non c’è trippa per gatti’ hanno risposto molto spesso, sollevando gli ‘alti lai’ dei malcapitati 'clienti'. Come mai? Eppure il cosiddetto Stato si è proclamato il ‘garante’ ultimo.  Embè.. questo non è bastato. Ma che cosa è successo ? Dunque, secondo alcune narrazioni, le banche italiane ‘non si fidano dello Stato’, mentre secondo altre, gli istituti di credito sono così ‘stitici’, poiché, da questi prestiti,  al tempo del coronavirus, semplicemente’ “ non guadagnano abbastanza”. In entrambi i casi siamo di fronte ad un flop clamoroso della 'filiera dello sterco’,  finita in stand-by in piena Pandemia. Mentre invece le multinazionali , ricche di dividendi e d’altro, non hanno penato molto ad avere i soliti  ‘miliardi’ di ‘sterco’ molto atteso, con la garanzia statale... Praticamente a questi Paperoni l'ambito ‘sterco’ glielo hanno portato a casa, ancora prima che lo chiedessero.  Potere dei soldi....Un riflesso condizionato molto conosciuto… Dunque, allora quale  morale si ricava da queste note storiche dell’Evo contemporaneo ?.  Semplicissimo : le ‘banche italiane’ e non solo, non sono istituzioni benefiche, ma pura ‘mercanzia’, dunque pretendere da loro una  ‘politica’  caritatevole è come chiedere ad un ricco di passare per la cruna di un ago.. Non v’è nulla di più lontano dalla realtà.  Le banche   hanno sempre scambievolmente mercanteggiato con lo 'sterco di Satana'  preferibilmente,  o con i partiti  o con coloro che i soldi li hanno già. Chi i soldi non li ha… si accomodi fuori  dalla porta. Può sempre rivolgersi a uno strozzino, o a un mafioso, oppure cambiare mestiere. Così è se vi pare. Altro.. quelli che conservano lo ‘sterco del diavolo’, non sanno e non possono fare. Dunque le grandi proteste levatesi in Italia a causa del ‘braccino corto’ delle banche così poco solidali, hanno una semplicissima spiegazione. Questa : ' Claditur oranti, sed panditur ferenti' ( Porta chiusa a chi viene  per chiedere,  spalancata per chi porta), una storia antica.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

grrrrrrr ac ac ops..

Anonimo ha detto...

ma il governo Conte è della Sinistra, dei Sinistri o dei Sinistrati?

Anonimo ha detto...

'Avevamo' una Banca......

Anonimo ha detto...

Dicono che a pestare una merda porti fortuna..

Fassino ha detto...

Ora abbiamo una banca?

Il Boscarolo di Pio. ha detto...

Quest'anno fiesta della Pora Unità distanziata molto.. la fanno alla Quercia delle Checche, la legna un gli manca..occhio ai fulmini!!!