giovedì 25 giugno 2020

POVERA SCUOLA. I nodi al pettine: mobilitazione nazionale di tutti i sindacati e comitati dei genitori. Scuola abbandonata a se stessa al tempo del covid, l'arroganza della Azzolina e la sua incompetenza sotto accusa. Verso settembre senza soldi, senza aule , senza insegnanti. L'incompetenza al potere. Dopo la frana della 'Buona Scuola' ora ancora la 'frana' 'Conte-Azzolina'.

L’Italia non tiene alla sua scuola: è tutto un ‘cavatevela da soli’. Così oggi si scende in piazza in 40 città, tutti i sindacati uniti. Ministro con le spalle al muro.

L’Italia non tiene alla sua scuola: è tutto un ‘cavatevela da soli’. Così oggi si scende in piazza

6 commenti:

La maestra ha detto...

pensavo di avere visto il 'peggio' con la 'buona scuola'....ma non c'è fine....con la Azzolina siamo alla pura improvvisazione, senza conoscenze...

Anonimo ha detto...

setttembre arriva, sarà rivolta nelle scuole...tutto scaricato sui presidi e insegnanti senza mezzi...a pure sui sindaci!! tanto a Conte che gli frega delle scuole? lui pensa alla FCA!!!! ahahah e ai Benetton!!!! puarini.....!!

Anonimo ha detto...

i grullini servi di pd e di mattarella... ma ora ce la battano la bocca, è logico!!! scappano tutti..forza Dibba scarica lo zingaro!!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Nel fronte sindacale è stato molto critico anche Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, secondo il quale le linee guida sono “inadeguate e pericolose, specchio della solita repubblica delle chiacchiere e delle scartoffie inutili”. “Continuando a delegare alle singole scuole le decisioni circa le strategie da adottare – aggiunge – si mina gravemente l’unitarietà degli ordinamenti e del sistema scolastico garantita dalla Costituzione e il valore legale del titolo di studio”. Intanto i comitati “Priorità alla scuola” hanno fatto sapere le ragioni della loro protesta: “Il documento si distingue per la prosa ministerialese e scuolese, e inventa il gioco perfetto che permette di non finanziare decentemente la scuola” pubblica. “Né una persona né un soldo in più, ogni scuola faccia da sé, con i mezzi propri e quel che offrono i territori e gli enti locali – continuano i comitati – In nome dell’autonomia scolastica, che viene comoda quando il governo non si vuole assumere responsabilità, viene delegato totalmente alle singole scuole come riaprire le scuole a settembre”

Anonimo ha detto...

cavatela grazie

Anonimo ha detto...

bindolo tu puoi scrivere solo sui sodatini...mica di scuola. te col sostegno e le ripetenze sei costato al popolo una cifra...