Credo che, dopo 50 anni di impegno personale disinteressato a favore di questa cittadina nel mondo della comunicazione, dell'editoria, della cultura, senza distinzioni di ideologie, il sottoscritto possa dire la sua su questa vicenda che penalizza Pienza da ogni punto di vista.
Io sostengo che la Cattedrale di Pio II, al di là dei timbri e delle cartelle esattoriali..appartiene ai pientini come Comunità e all'Italia tutta come paese,non solo alla Chiesa, visto che in tanti modi sono questi i soggetti che hanno permesso collettivamente al Duomo di esistere nei secoli ( senza crollare). Un monumento nazionale con la sua storia non è proprietà esclusiva di un parroco, che ha tutto il diritto di esercitare lì le sue funzioni religiose in libertà e come meglio crede, ma è un patrimonio della collettività che può e deve essere parte della vita culturale di una cittadina e di coloro che intendono valorizzarla nei media e nel mondo dello spettacolo, soprattutto quando tutto questo porta risorse concrete a beneficio del mantenimento dei beni medesimi della Cattedrale ed è professionalmente esercitato. Dunque la pretesa di un parroco di considerare il Duomo di Pienza cosa 'sua' e di esercitare un'autorità che a mio avviso non ha, impedendo una normale attività artistica che si dispiega correttamente in tutte le grandi cattedrali del mondo, con grandi benefici di ogni tipo, appare atto inconcepibile, un gesto di autoritarismo ispirato da un provincialismo grottesco. Se lo Stato italiano ha dato alla Cattedrale di Pienza 2 milioni di euro per la sua manutenzione, se l'Unesco è con noi..ciò lo si deve alla sua meritata fama, alla sua giusta immagine che tanti professionisti del mondo dei media e dello spettacolo hanno reso al mondo. Non è un caso che nel Palazzo Piccolomini oggi si celebrino i 50 anni di Romeo e Giulietta di Zeffirelli, il primo film di una lunga serie che ci ha reso famosi. Pare quasi incredibile che mentre il Comune di Pienza lavora con grande successo nell'interesse di tutti alla promozione di Pienza, vi sia chi nega l'accesso a uno spot corretto, gratuito, redditizio, gigantesco. Perchè se è di questo che oggi possiamo vivere e viviamo tutti o quasi, è quanto mai ipocrita considerare giuste e dovute le risorse pubbliche per il Duomo e ad un tempo negare la sua disponibilità a chi lo fa conoscere, lo aiuta, e ne sostiene la grande bellezza con grandi mezzi. Un malinteso senso del pudore nega il diritto. Ciò è molto triste per la patria di PIo II, papa umanista cosmopolita e uomo di infinita saggezza.
Fabio Pellegrini
Io sostengo che la Cattedrale di Pio II, al di là dei timbri e delle cartelle esattoriali..appartiene ai pientini come Comunità e all'Italia tutta come paese,non solo alla Chiesa, visto che in tanti modi sono questi i soggetti che hanno permesso collettivamente al Duomo di esistere nei secoli ( senza crollare). Un monumento nazionale con la sua storia non è proprietà esclusiva di un parroco, che ha tutto il diritto di esercitare lì le sue funzioni religiose in libertà e come meglio crede, ma è un patrimonio della collettività che può e deve essere parte della vita culturale di una cittadina e di coloro che intendono valorizzarla nei media e nel mondo dello spettacolo, soprattutto quando tutto questo porta risorse concrete a beneficio del mantenimento dei beni medesimi della Cattedrale ed è professionalmente esercitato. Dunque la pretesa di un parroco di considerare il Duomo di Pienza cosa 'sua' e di esercitare un'autorità che a mio avviso non ha, impedendo una normale attività artistica che si dispiega correttamente in tutte le grandi cattedrali del mondo, con grandi benefici di ogni tipo, appare atto inconcepibile, un gesto di autoritarismo ispirato da un provincialismo grottesco. Se lo Stato italiano ha dato alla Cattedrale di Pienza 2 milioni di euro per la sua manutenzione, se l'Unesco è con noi..ciò lo si deve alla sua meritata fama, alla sua giusta immagine che tanti professionisti del mondo dei media e dello spettacolo hanno reso al mondo. Non è un caso che nel Palazzo Piccolomini oggi si celebrino i 50 anni di Romeo e Giulietta di Zeffirelli, il primo film di una lunga serie che ci ha reso famosi. Pare quasi incredibile che mentre il Comune di Pienza lavora con grande successo nell'interesse di tutti alla promozione di Pienza, vi sia chi nega l'accesso a uno spot corretto, gratuito, redditizio, gigantesco. Perchè se è di questo che oggi possiamo vivere e viviamo tutti o quasi, è quanto mai ipocrita considerare giuste e dovute le risorse pubbliche per il Duomo e ad un tempo negare la sua disponibilità a chi lo fa conoscere, lo aiuta, e ne sostiene la grande bellezza con grandi mezzi. Un malinteso senso del pudore nega il diritto. Ciò è molto triste per la patria di PIo II, papa umanista cosmopolita e uomo di infinita saggezza.
Fabio Pellegrini
27 commenti:
rivolemo donsilvano...
grande Fabio..ma che voi...so le bizze di un citto...
Veristas-Lupo non insistere..guardati allo specchio...sei un ologramma anonimo venuto male e senza palle. buttati
Veritas sei un scurrreggia comunista, puzza tanto e non si vede mai ihihih kgb?
Veritas senza palle ...sei un fantasmino complessato...fiuuuuu fiuuuuu
Veritas-Struzzo di Tisana al massimo puoi scrivere il menù. Della Pora Unità...ich ich sbrraunnnnnsic.
aridateci Donsilvao meravigliao.. cazzo!!
Poi ci sono i 'Giornalisti' scandalisti che con la quinta alimentare scrivono puttanate fake news , .con tutto il loro 'curricolo'.... gente ormai alla canna del gas...Ma sono guardoni di quarta categoria......?
'La Fazione Siena'
calma co' le pinte... il Duomo nè si chiude..nè si vende allo straniero per vendeci i biglietti e tutta la mercanzia solita..dei mercanti di mestiere....( vedi palazzo piccolomini che ci manca solo la porchetta eppoi siamo tutti) prima noi di qui......
Fabio facciamo chiarezza che qualche volta con il tempo la trasparenza ripaga stiamo dirottando
Giusto, incominciate a fare chiarezza firmandovi, smettendo di tirare sassi in anonimo
Dirottando? ma siete in aereo?
caso mai la porchetta si vende la nostra che è bona che un cela nessuno..mica si fa vende ai sienesi che la fanno co' i cavalli morti palio al santantogno!!!!!
Quando parli dei comunisti, prima sciacquati la bocca con l'amuchina.
Si..subito...Poi ti fo uno scurreggione sotto la carie del dente del giudizio!! cosi' te lo levo senza l'anestesia..( avanti popolo)
Dantista? Magari strullo dalla nascita, avanti coglioni leghisti-grulli
DonIvo avrebbe detto: 'Il problema nella vita non sono i matti, sono invece i cretini intelligenti...'
Non è che i cretini cretini facciano meno danni dei cretini "intelligenti"
la fabriceria che dice?
niente. ahhhhh
E' ancora vigente il Concordato Chiesta-Stato o no? La Chiesa Cattolica Apostolica Romana, ottiene contributi dallo Stato (nonchè generose esenzioni fiscali), dalle Fondazioni Bancarie, dalle Regioni, dai Comuni e dal Viminale e con l'8x1000 e il 5x1000, oltre ai lasciti, alle donazioni e alle offerte dei privati.
La Chiesa, come tutte le Chiese è istituzione gerarchica medioevale, non può essere per sua natura democratica,è strutturalmente autoritaria, ha sostenuto per secoli la superiorità e i diritti dei RE su tutti, dei papi su tutti, ha struttura gerarchica e verticale, non ammette logica discutibile, dice di farlo in nome di Dio ( ho qualche dubbio, visti i risultati nei secoli) il papa ha sempre ragione, non sbaglia mai, il vescovo anche il parroco pure. I fatti di Pienza lo dimostrano i preti fanno solo danni. Se vi va bene è così, inutile arrabbiarsi. Se non vi va bene fate a meno della Chiesa, ormai siamo i più...che abbiamo tagliato la corda...si può vivere anche in libertà, ed essere brave persone lo stesso. Anzi....
FUORI I MERCANTI DAL TEMPIO
E AVANTI I MERCANTI AMICI DEL PRETE
Abolire il Concordato, lo Stato deve essere laico, la Chiesa libera con i finanziamenti volontari dei suoi aderenti. Libertà per tutti.
i peggio sono sempre quelli che vanno a battesi il petto dal prete, la mi nonna lo diceva sempre e anco oggi i più egoisti a pienza so sempre lì, i migliori invece nel volontariato, la meglio 'preghiera' essere generosi col prossimo a aitare tutti, delle messe ne facemo a meno cazzo, fate pure.
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