domenica 29 aprile 2018

Alla fine non succederà nulla, ognuno a casa sua, e sarà meglio così. Solo una legge elettorale nuova può cambiare le cose. Solo un CRETINO poteva concepire un sistema come quello attuale.

Una consultazione della base e non solo degli iscritti democratici per chiedere se sono d’accordo o meno con un governo tra Pd eMovimento 5 stelle. “Se la direzione democratica del 3 maggio darà il via libera al confronto con i 5 stelle”, ha detto il segretario reggente Maurizio Martina, “penso sia giusto che l’eventuale esito finale di questo lavoro venga valutato anche dalla nostra base nei territori con una consultazione”. E’ un passo in avanti significativo quello del leader dem, che dopo le aperture della scorsa settimana, si prepara alla resa dei conti in direzione. Non è un caso che parli di “consultazione della base” e non solo degli iscritti, mentre gli ultimi sondaggi Swg-Ipsos fotografano un 40 per cento di elettori del Partito democratico che sarebbero favorevoli all’intesa con i 5 stelle. Una scelta di farsi legittimare dagli elettori che è parallela a quella dei 5 stelle che, hanno assicurato, chiederanno la ratifica degli iscritti alla piattaforma Rousseau.

In generale le parole di Martina sono molto importanti perché arrivano non solo alla vigilia della direzione che dovrà stabilire la linea del partito, ma soprattutto a poco più di 24 ore dall’intervista di Matteo Renzi a “Che tempo che fa”. L’ex segretario dem infatti, se da giorni ha scelto di non esporsi pubblicamente, al tempo stesso continua a controllare molte della anime interne al partito. Tanto che molto dipenderà da cosa deciderà di dichiarare domenica 29 su Rai1 e su come dirà di comportarsi ai suoi. I retroscena dei quotidiani continuano a parlare di una chiusura verso i 5 stelle, ma resta anche l’ipotesi che Renzi apre al confronto mettendo però paletti talmente alti da far fallire il dialogo. Martina, in passato fedelissimo dello stesso ex segretario, è ora uno dei fautori dell’apertura ai 5 stelle. Nel corso dell’intervista ha anche parlato di Renzi, con cui i rapporti ora sono per forza di cose più tesi, e ha detto che auspica una sua partecipazione al dibattito. “Ho rispettato la scelta di Matteo Renzi di dimettersi”, ha dichiarato, “l’ho trovata sofferta ma anche molto limpida e molto chiara e ora non lo tiro per la giacca. Credo che ci sia bisogno del suo punto di vista, del suo protagonismo e della sua forza. Ci mancherebbe che noi ci privassimo di un’opinione come la sua. La discussione tra noi è legittima perché so bene che questo è un passaggio molto difficile ma non siamo tifoserie, non siamo gli uni contro gli altri e stiamo cercando di capire qual è la strada migliore

4 commenti:

Lupo di Toscana ha detto...

Lupo di Toscana - I cretini sono coloro che hanno bocciato il referendum e relativo maggioritario con ballottaggio in un sistema monocamerale. In un sistema bicamerale con il proporzionale le alleanze/coalizioni sono imprescindibili. Ma si sa l'odio offusca le menti.

Anonimo ha detto...

solo Rosato è il CRETINO...a quelli che lo hanno votato--ahahah
Struzzo sei contro la democrazia? stalinista renzino!!!rispetta il popolo e la sua volontà..freustrato segaiolo!!

Anonimo ha detto...

Renzi voleva una legge elettorale fatta apposta perchè in Italia non si votasse MAI PIU' accontentato..ma....non farà una bella fine....

Anonimo ha detto...

Renzi? ha rubato la palla....perchè non si giochi la partita............poverino..che pena ci fa.